Graniti, si affaccia a Terrazza sull’ampio letto del torrente Petrolo, affluente del Fiume Alcantara.

E’ situato a 350 mt. s.l.m. in una posizione assai riparata, essendo circondato da alte vette (monte Calderaio, Monte Naturi e Monte Mongivacche) e da amene colline. Conta 1.522 abitanti (dati ISTAT censimento 2011) su un territorio di 9,96 Kmq , dista 12Km da Giardini Naxos, 15Km da Taormina e 56Km da Messina. Notevole attrattiva esercita la sua Pineta, con boschi di ineguagliabile bellezza. Ciliegie, olio d’oliva e vino sono le produzioni agricole di rara prelibatezza offerte dalle campagne granitesi. Oltre che durante tutto il periodo estivo, il paese è meta di visitatori in occasione della festa Patronale nella prima domenica d’Agosto, nelle giornate di dicembre dedicate alla Sagra della Salsiccia e del Vino ed al Presepe Vivente, in quelle di Carnevale in occasione della pittoresca sfilata dei carri allegorici ed in quelle di Giugno dedicate alla Sagra delle Ciliegie. Meritano un’attenta visita la Chiesa di San Basilio del XVII secolo nel cuore del borgo medievale, la Chiesa di San Sebastiano Martire del XX secolo con prospetto neoclassico, a Chiesa di San Giuseppe XX sec. con un pregevole altare in legno e la Villa Comunale con il Sacrario dei Caduti, dove si possono ammirare alcune opere del grande scultore granitesi Giuseppe Mazzullo, assurto a fama mondiale. Il nome dell’antico casale di Graniti è citato per la prima volta in un documento del 1116 e, successivamente, nel 1296 e nel 1356, quando risulta alle dipendenze amministrative di Taormina.

L’autonomia la conquistò nel 1640 allorché venne acquistato dai Mastrilli-Gravina Marchesi di Tortorici. Il dominio feudale a Graniti, così come negli altri comuni isolani non demaniali, si concluse nel 1812. Dopo l’Unità d’Italia il paese subì, nel 1880, la disastrosa frana che distrusse la zona periferica della Misericordia con l’omonima Chiesa, senza però provocare alcuna vittima; agli inizi del secolo, per consolidare il terreno di quella zona, vennero piantati i primi pini della rinomata Pineta.